La nostra storia non inizia oggi ma nell’ autunno 2015, quando mi sono imbattuto nello scafo di uno storico veliero in acciaio che stava per essere demolito nel porto di Trapani e che avremmo ribattezzato BRIGANTES. Pochi mesi prima avevo avuto modo di ammirare da vicino la sua nave gemella in una regata di velieri in Germania e l’immagine era ancora molto viva. L’ idea che mi portavo dietro da tanti anni, di riportare i velieri alla loro funzione originale di mercantili e quindi alla loro vera ragion d’essere, aveva trovato un appiglio reale, un punto di partenza proprio con uno degli ultimi velieri del glorioso passato della navigazione a vela.
In maniera sorprendentemente veloce mi si sono uniti un imprenditore, un ingeniere navale e un comandante di macchina, con i quali è cominciato il viaggio, una lunga storia che va raccontata per gli innumerevoli sforzi, i memorabili traguardi raggiunti, le immancabili difficoltà, i risvolti drammatici e le molte persone che sono state colte dalla bellezza e dal fascino che questa nave è stata in grado di risvegliare. E che a un certo punto si è arenata nuovamente, questa volta non più in basse acque sabbiose, ma nel cantiere che ne ha visto i primi passi verso una sua rinascita.
La storia che comincia da qui è la storia della battaglia della vita che vuole vivere, come un albero stramazzato da durissimi eventi atmosferico-climatici che ancora possiede linfa vitale e con cocciutaggine germoglia, come questo alberello abbandonato per più di un anno sotto un colonnato e senza una goccia d’acqua che abbiamo trovato nei pressi del Bar Brigantes, bar che porta lo stesso nome del nostro veliero. Anche questa un’altra storia da raccontare