(B)LOGBOOK

 

WHY SAIL CARGO TODAY?

Oscar Kravina |  28/07/2025

Già all'inizio della nostra impresa avevamo realizzato un banner espositivo con una domanda semplice, quanto innocente: perché cargo a vela? Tutti coloro che subiscono il fascino di una navigazione a vela legata a una necessità, ovvero il trasporto di qualcosa di necessario o  almeno, di utile, forse non si porgono questa domanda, in fondo spietata: sì, perché? Un alto funzionario portuale pare abbia proprio chiesto, incredulo, “ma perché, chi gliela fa fare? ” La prima risposta, ovvia in fondo, è mettere un freno all'inquinamento atmosferico, portare avanti la lotta al cambiamento climatico, affrontare la questione ambientale.

Questa risposta però, non tiene conto, fino ad oggi, di una distinzione di base, due “scuole”, due aprocci di cargo a vela in fondo molto differenti. Ci sono coloro che riprendono il discorso, abbandonato nei primi decenni del 900, orientandosi verso i velieri classici di provata efficienza, abbandonati con l'avvento, in fondo, dell'elica. E poi ci sono coloro che scelgono di non abbandonare la modernità e il suo dogma di progresso e innovazione, attivandosi nel tentetivo di adattare le grandi navi moderne da trasporto a una propulsione velica ausiliaria, complementare o anche prevalente, adottando sistemi moderni di velatura automatizzabili, ali di stampo aeronautico, rotori e simili, gestibili in maniera tecnologica.

Da una parte quindi queste navi hi-tech performanti adattate alla gigantesca logistica portuale dei grandi e medi porti, dall'altra una flottiglia di imbarcazioni indipendenti prevalentemente manuali, che rallenta processi, che si presenta a misura d'uomo.

Nico Paech, il teorico tedesco autore dell’ “Economia post-crescita”, che abbiamo avuto il piacere di intervistare personalmente anni or sono, aveva individuato due correnti di pensiero analoghe, in fondo, nel movimento ecologista che si propone di trovare soluzioni alle problematiche insorte con la presa di coscienza, avvenuta dagli anni ’70 in poi, del devastante impatto ambientale dell’ economia moderna: da una parte coloro che sono convinti che basti un cambio di fonti di energia mantenendo inalterato il livello di consumo e anche di crescita, dall'altra, invece chi impietosamente guarda i dati e i numeri, le quantità, banalmente, e vede che senza una massiccia riduzione è un abbandono della “crescita a tutti i costi” i problemi di oggi non hanno proprio soluzione.

L' impresa Brigantes nasce da questo secondo approccio, che vedrà probabilmente velieri e navi high-tech fianco a fianco, ma che con il veliero tradizionale, riesce a dare ben altre risposte alle numerose domande del nostro tempo, a problematiche varie che ci troviamo tutti ad affrontare e che vogliamo provare ad approfodire

Contribuisci anche tu alla rinascita del veliero cargo BRIGANTES!